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Descrizione della Razza

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2010 19:18
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Città: MILANO
Età: 39
Sesso: Femminile
29/01/2010 08:46

Descrizione e breve storia
Storia
A est della Regione selvaggia della Terrabuia, al di sopra delle foreste si innalzano le Montagne del Corvo. Su queste montagne imponenti si trovano la sorgente del Fiume Argento e la patria dei Mwellret. I Mwellret sono una varietà di Troll originaria dalle paludi e dai bassopiani. Come tutti i Troll, discendono da uomini sopravvissuti alle Grandi Guerre che furono esposti alle energie scatenate durante il cataclisma. La prole di questi sopravvissuti subì mutazioni per adattarsi alle spaventose condizioni del pianeta dopo le guerre. Gli antenati dei Mwellret fuggirono verso le foreste. Purtroppo il cataclisma sollevò gli oceani e inondò gran parte del territorio, trasformando il loro rifugio boschivo in una palude avvelenata e piena di piante malate e di animali trasformati. I Troll delle Terre del Nord erano diventati enormi e forti nell'ambiente aspro delle montagne; anche i Mwellret subirono cambiamenti drastici, ma divennero simili a rettili, sviluppando squame al posto della pelle e adottando molte delle caratteristiche delle lucertole. Le braccia e le gambe si fecero corte e svilupparono artigli, mentre il loro corpo acquisì una flessibilità simile a quella dei serpenti, ma i Mwellret svilupparono anche le capacità di cambiare forma. Sebbene manchi loro la magia di creature come i Mutaforma e le Malabestie e non possano modificare la struttura fondamentale del loro corpo, hanno però la capacità di alterare a piacimento la forma del corpo per adattarsi alle esigente dell'ambiente. Possono plasmare la loro forma come creta, allungano o accorciando ossa e muscoli. Questa capacità consentì loro di ripercorrere verso l'alto la scala della civiltà più rapidamente di altri tipi di Troll o Gnomi. Secondo questi ultimi i Mwellret hanno anche la padronanza della magia nere che utilizzano per "distorcere" le loro vittime, costringendole ad eseguire la loro volontà. I più pragmatici nani sostengono invece che si tratti di una forma di ipnosi, ma in entrambi i casi è comunque uno strumento potente, specialmente se unito agli altri talenti dei Mwellret.
In un certo momento, dopo il primo Consiglio di Paranor, i Mwellret emigrarono dalle paludi e dalle foreste malate degli acquitrini e si trasferirono sulle Montagne del Corvo. Le tribù di Gnomi che li incontrarono rimasero terrorizzate da queste creature che sapevano cambiare forma a piacimento e sembravano padroneggiare la magia nera. I Mwellret inizialmente si disinteressarono degli Gnomi, ma alla fine sfruttarono contro gli stessi la superstizione nei loro confronti. Imposero la propria autorità sugli Gnomi e si insinuarono nella loro cultura come loro capi e infine come loro padroni. Gli Gnomi delle Montagne divennero schiavi dei Mwellret, perdendo la loro cultura a favore delle esigenze dei loro padroni Troll. Agli Gnomi che opposero resistenza fu ricordata brutalmente la superiorità dei Mwellret. Questi si accontentavano di dominare la loro dimora montuosa, lontano dalle paludi in cui erano nati. Non parteciparono mai ufficialmente alla Seconda Guerra delle Razze, nè presero parte alla guerra contro il Signore degli Inganni. Conclusero un accordo con il Signore delle Tenebre e accettarono di fornirgli schiavi Gnomi per l'esercito, in cambio del suo sostegno per il loro dominio sulle Montagne del Corvo. I Mwellret avrebbero avuto tutta la regione delle Montagne del Corvo, mentre il Signore degli inganni avrebbe dominato il resto delle Quattro Terre. Per tutta la durata di due guerre i Mwellret inviarono migliaia di Gnomi delle Montagne a morire in prima linea nell'esercito del nord, agendo da scudi viventi per i Troll delle Montagne e i Messaggeri del Teschio, mentre i Mwellret rimasero al sicuro nel loro dominio, regnando su tutte le Montagne.

Costruirono una fortezza in alto sopra il territorio circostante, preso la guglia su cui si trovava la sorgente del Re del Fiume Argento. Graymark, come fu chiamata, era costruita sopra il bordo di una parete di vette che circonda una valle profonda presso il margine delle Montagne del Corvo. Gli schiavi gnomi faticarono e morirono per diversi anni per completare la struttura. Una volta terminata, Graymark era una fortezza pressoché inespugnabile che dominava tutto il territorio circostante, compresi le Montagne del Corvo e il Fiume Argento. Ad appena pochi anni dal completamento del Graymark, i Mwellret dominavano fino alle dighe del Caapal. I nani smisero di recarsi su queste montagne ed i Mwellret non ne uscirono mai. Vi sono soltanto pochi ingressi a Graymark, e tutti sono chiaramente visibili dalle merlature. la cittadella fu progettata per ospitare grandi numeri di Mwellret nella camera superiore, nonché un intero esercito di Gnomi nella caserma e sulle merlature. al di là di Graymark, una guglia di roccia si innalzava molto al di sopra delle merlature della fortezza. Entro una caverna in cima alla guglia vi era la Sorgente del Cielo, fonte el fiume Argento. Le acque salivano ribollendo dalle profondità della terra per riversarsi in un ampio bacino prima di uscire a cascata dalla caverna attraverso una fenditura per cadere sul letto del fiume sottostante. Quando fu costruita Graymark, venne realizzata una lunga e tortuosa spirale di pietra chiamata Croagh, che dandava dalla sommità della sorgente del Cielo lungo il margine delle merlature di Graymark fino alle profondità della valle sottostante. Lo scopo originario del tortuoso nastro di pietra è andato perduto nella storia. Secondo alcuni Gnomi era un canale di scolo, progettato per trasportare l'acqua deviata dalla sorgente verso vari livelli della fortezza, nonché verso la valle sottostante. Gli Gnomi utilizzarono spesso il Croagh per accedere alla Sorgente del Cielo, che era ritenuta un luogo sacro. I Mwellret consentirono agli gnomi di praticare il loro culto come desideravano, purché adorassero anche i loro padroni. Il Croagh non era l'unica struttura sofisticata all'interno di Graymark. La fortezza racchiudeva anche un elaborato sistema di fognature che sfruttavano le fenditure e le gallerie naturali per eliminare i rifiuti della fortezza.
I Mwellret erano nati nella paludi, ma privilegiavano un ambiente asciutto e pulito. Le fognature consentivano alle acque reflue di scorrere lungo tali gallerie per svuotarsi in un crepaccio nella parete rocciosa. Lungo i margini dei canali di scolo erano scavate passerelle per consentire agli schiavi di rimuovere i detriti e pulire le gallerie. Griglie di ferro chiudevano le fognature per impedire un accesso non autorizzato.

Gli Gnomi che non erano più utili venivano eliminati attraverso la Caverna della Notte, una serie di grotte che attraversavano la montagna fino ai livelli più bassi del Graymark. Formatesi durante il cataclisma delle Grandi Guerre, le grotte non consentivano l'uso di fiaccole o fiamme di alcun genere. All'interno delle grotte il suolo era coperto di Prock, bocche nascoste nella roccia del terreno. Gli Gnomi venivano spinti nel buio delle Grotte, e quelli che mettevano piede su un Prock cadevano nelle sue fauci aperte e rimanevano schiacciati. Le grotte potevano essere percorse con sicurezza soltanto con l'ausilio della Scia di Fuoco, una colonna di minuscole creature luminose che potevano essere chiamate in aiuto per formare una luce concentrata all'interno delle grotte. I Mwellret conoscevano i segreti per padroneggiare la Scia di Fuoco, ma nemmeno loro ne conoscevano l'origine né quella dei Prock.

Dopo la distruzione del Signore degli inganni diversi mortali suoi seguaci vennero al Greymark recando un talismano del suo regno. I Mwellret consentirono loro l'accesso alla valle dietro Graymark, dove scomparvero assieme al libro. Quasi subito le rade terre boschive sottostanti cominciarono a trasformarsi, dando origine a una giungla putrescente che consuma la valle. Chiamata Maelmord, o "bosco vivente" nella lingua dell'antico mondo di fiaba, la palude-foresta si muoveva e respirava. Era viva.
Per quasi mezzo secolo dopo l'inizio della formazione del Marlmord i Mwellret si disinteressarono della giungla sottostante, fino a quando delle creature nere si arrampicarono strisciando dalle sue profondità fino alla fortezza soprastante. Affermando di essere gli eredi legittimi della potenza tenebrosa del Signore degli Inganni, questi Spiriti neri che camminano, o Mortombre, chiesero ai Mwellret di sottomettersi e di cedere loro la fortezza e tutte le terre delle Montagne del Corvo. Quando i Mwellret si rifiutarono furono scacciati con la forza e la loro modesta magia non poté competere con la magia nera utilizzata dalle Mortombre. Combatterono, ma la loro razza comincio ad ammalarsi e morire. A loro non nascevano più figli. Si resero conto che le Mortombre punivano la loro disobbedienza con un quieto stermino della loro razza. Le Mortombre si impadronirono di Graymark, trasformandola in un luogo di morte dove gli unici esseri viventi erano gli Gnomi che servivano i loro nuovi padroni. I Muten e nuove creature di magia nera sorvegliavano le sale e le merlature, mentre il Maelmord custodiva il tesoro principale, il libro di magia nera chiamato Ildatch.

Dieci persone coraggiose ed un gatto delle paludi affrontarono i pericoli di Graymark per porre fine alle Mortombre e al loro veleno. In due gruppi separati, in ciascuno dei quali vi era un Ohmsford, tentarono di distruggere l'Ildatch e di purificare il fiume Argento. Sebbene le loro missioni fossero separate, ci vollero le abilità congiunte di Brin e Jair Ohmforf, e di tutti coloro che li aiutarono, per porre fine all'Ildatch e al veleno delle Mortombre. Durante la battaglia il Croagh venne distrutto, Graymark fu danneggiata e la valle del Maelmord sprofondò nel terreno, lasciando un profondo abisso dove un tempi vi era la valle.

I Mwellret non si sono mai ripresi dal danno inflitto alla loro Razza dalla maledizione delle Mortombre, anche se stanno cercando di riguadagnare l'Opulenza di cui godevano prima che l'Ildatch arrivasse nelle Terre dell'Est.

Tratto da "Il Magico Mondo di Shannara" di Terry Brooks


Caratteristiche Fisiche

Altezza massima. 200cm
Altezza minima. 20 cm
Peso minimo. 200g
Peso Massimo 200kg
Colore degli occhi: Gialli, verdi o grigi
Sul dorso del corpo sono ricoperti di squame che danno loro una protezione maggiore e possono essere verdi, grigie e nere nelle differenti sfumature.
Possono accoppiarsi tra loro, la gestazione dura due mesi. La femmina sentirà il bisogno di recarsi in terreno paludoso per deporre l'uovo, abbandonandolo poi alle cure del maschio per il mese successivo.
Resistenza alle intemperie: *****
Resistenza agli attacchi fisici: ***
Resistenza agli attacchi magici: *

L'udito non è eccezionalmente affinato, ma attraverso la lingua possono sentire le vibrazioni e percepire i movimenti, minore è la dimensione del Mwellret maggiore sarà questa capacità e il relativo raggio d'azione.
[Modificato da -Elmeth- 05/03/2010 19:18]
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