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Le Navi Volanti

Ultimo Aggiornamento: 28/02/2010 17:31
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Città: MILANO
Età: 39
Sesso: Femminile
28/02/2010 17:31

Ezael Sterret aveva una famigerata reputazione di brigante, ma era anche un inventore. Voleva trovare un modo per accrescere le sue possibilità costruendo una nave più veloce che non fosse soggetta ai capricci del vento e delle correnti, una nave che potesse facilmente superare in velocità tutte le altre. Anche la goletta più rapida era limitata dalla potenza del vento, che nel migliore dei casi era variabile. Ezael avviò un esperimento con l'idea di una vela alimentata dalla luce. Lavorando con materiali diversi, mise a punto un materiale in grado di assorbire e trasferire la luce, perfino la luce ambientale. Quello stesso anno furono scoperti i cristalli di diapson. Tali cristalli, se correttamente plasmati, erano in grado di trasformare la luce in un nuovo tipo di energia che forniva forza ascensoriale. Ezael riunì le due cose in un tipo radicalmente nuovo di nave che sfruttava l'energia luminosa per volare. La sua prima nave era goffa e inaffidabile. Il viaggio inaugurale durò appena un centinaio di metri prima di schiantarsi al suolo. Ma volò. Ben presto altri si misero a sperimentare la nuova tecnologia, affinando il progetto e operando con modi diversi di gestire i cristalli e incanalare l'energia finché diversi anni dopo nacque il prototipo della moderna nave volante. Due decenni dopo il primo volo di Ezael, le navi volanti avevano sostituito le navi a vela in molti cantieri di March Brume. I viaggi ne risultarono rivoluzionati poiché le navi volanti dimostrarono di poter sostituire le altre ed i carri trainati da cavalli superando in velocità le une e gli altri. I Nomadi, che si erano dimostrati tanto abili in alto mare, si rivelarono altrettanto a loro agio nell'aria. Le loro navi erano slanciate e veloci, i loro comandanti abili e coraggiosi. Soltanto gli Elfi potevano in parte competere con la perizia dei carpentieri navali Nomadi o con l'abilità dei loro comandanti ed equipaggi. Ma anche la Federazione e i Nati Liberi, impegnati negli scontri iniziali della loro guerra, si resero conto dell'enorme potenzialità della nave volante. Immediatamente si misero a costruire e commissionare navi per proprio conto. Capivano che chi avesse dominato i cieli avrebbe dominato anche il terreno sottostante. La guerra era nel suo sesto anno quando i combattimenti osservarono speranzosi le prime navi volanti sollevarsi a ingaggiare battaglia nei cieli. Purtroppo le prime navi non furono all'altezza di tali speranze, muovendosi spesso in maniera pesante e goffa e scontrandosi tra loro prima ancora di affrontare il nemico. March Brume raddoppiò di dimensioni mentre i suoi cantieri si sforzavano di fare fronte agli ordini continui di nuove imbarcazioni. Con la tecnologia delle navi volanti ancora nella sua infanzia, vi era soltanto una manciata di carpentieri navali in gradi di capirne la meccanica abbastanza bene da costruire navi volanti che effettivamente volassero. Con l'intensificarsi della guerra, si accrebbe la necessità di navi migliori e di piloti più abili. I Nomadi avevano le une e gli altri ma respinsero entrambi i contendenti quando vennero a chiedere loro di combattere per la loro causa. Per quel che riguardava i Nomadi, la guerra era una disputa territoriale e commerciale e non aveva niente a che fare con loro. Se l'uno o l'altro schieramento voleva navi dei Nomadi, che se le pagasse. Se voleva comandanti ed equipaggi Nomadi, che si pagasse anche questi. Dopo avere osservato le proprie goffe navi volanti cadere a terra mentre le più aggraziate navi volanti degli Elfi volavano via illese, la Federazione si rese conto a malincuore di avere bisogno dei Nomadi. Cominciò a commissionare navi costruite dai Nomadi e ad assumere equipaggi per armarle. Anche i Nati Liberi ingaggiarono mercenari Nomadi, ma le loro tasche non erano certo altrettanto fornite. I Nomadi erano perfettamente disposti ad accettare lavoro da entrambi i contendenti e a onorare i loro contratti. Inoltre capivano l'importanza di mantenere il rapporto di fiducia stabilito. A March Brume, sia la Federazione sia i Nati Liberi spesso stipulavano accordi con gli stessi carpentieri navali e percorrevano le stesse strade, come se non fossero avvinghiati in un combattimento mortale e chilometri di distanza sul Prekkendorran. Purtroppo molti provavano risentimento per la disponibilità dei Nomadi a trattare allo stesso modo con la Federazione e i Nati Liberi, mentre altri volevano che le loro commissioni venissero gestite con la massima segretezza. Per questi clienti speciali, e per la loro tranquillità d'animo, i Nomadi crearono un cantiere navale segreto, lontano dalle folle e dagli occhi indiscreti di March Brume. Il cantiere non rimane mai in un'unica località per più di due anni di seguito, ma viene sempre sistemato in un'insenatura protetta ignota a tutti tranne ai Nomadi e ai discreti Cavalieri Alati. Il cantiere itinerante ha decine di insenature fra cui scegliere, e i Nomadi che ci lavorano tengono in gran conto le antiche tradizioni dei Nomadi Preferiscono rimanere isolati e sempre in movimento anche quando non vie è alcuna minaccia nota. I Nomadi che vivono e lavorano nel cantiere nascosto di solito portano con sé le loro famiglie. I Bambini abbastanza grandi da dare una mano vengono addestrati nella costruzione di navi in mestieri correlati. Ognuno dà un contribuito alla comunità e l'insediamento fornisce cibo e alloggio a tutti i suoi membri. E' organizzato alla maniera delle antiche tribù dei Nomadi nel senso che tutti all'interno della comunità sono come parenti. Nessun Nomade oserebbe rivelare a un forestiero l'ubicazione o lo scopo dell'insediamento anche se tutti nella più vasta comunità dei Nomadi sanno della sua esistenza. Fu in questo cantiere navale segreto che venne costruita la Jerle Shannara e che il famoso carpentiere navale Spanner Frew creò i suoi modelli migliori.
La moderna nave volante assomiglia a un'imbarcazione a vela, ma è in grado di navigare nell'aria anziché sull'acqua, ed è alimentata dalla luce. Le navi volanti sono di solito a doppio scafo con due o tre alberi fissati su un'intelaiatura a croce fra gli scafi. Poiché devono adagiarsi sull'acqua se i cristalli si guastano, tutte le navi hanno uno scafo atto alla navigazione. Le navi da guerra, le imbarcazioni più grandi, misurano in media trenta metri di lunghezza e nove di larghezza. Possono raggiungere velocità di oltre venti nodi volando comodamente ad altitudini superiori ai 300 metri. Le navi volanti sono di tipo molto diverso a seconda della funzione che devono svolgere. Vele colletrici chiamate guaine di luce assorbono la luce che alimenta le navi volanti. Le guaine sono abbastanza sensibili da raccogliere ogni luce, diretta o ambientale, da qualunque sorgente, di giorno e di notte, per convertirla in energia. La luce diretta è la migliore, ma non è sempre disponibile, per cui le navi sono progettate in modo da sopravvivere con la luce ambientale. Una minuscola qualità di luce stellare basta per sollevare la nave in aria. Quando la nave è in funzione, deve essere fissata a un'ancora se non è in viaggio, per impedire che vada alla deriva. Le guaine sono larghe e diritte all'estremità inferiore dove si fissano al boma, ma incurvate dove i pennoni le tendono in alto a punta di triangolo. Sono studiate in modo da sfruttare il vento per una spinta supplementare, e in maniera da limitare la resistenza aerodinamica. La luce raccolta dalle guaine viene trasmessa da cavi radianti, linee che conducono il colore attraverso il ponte giù fino ai cristalli di diapson nei tubi di analisi. I cristalli ricevono la luce e la convertono in energia per spingere e governare la nave. I tubi di analisi incanalano l'energia da loro prodotta. I cristalli sono protetti da cappotte metalliche che controllano la quantità di energia luminosa che traggono dalle guaine di luce attraverso i cavi radianti. Applicando e rimuovendo la cappotta sui cristalli si determina la quantità di spinta e la direzione di marcia. I timoni governano la direzione di marcia comandando la direzione dell'energia prodotta dai tubi di analisi. I cristalli di diapson, il cuore dei motori, sono composti da un minerale cristallizzato che è diffuso nelle Quattro Terre. Tali cristalli possono convertire l'energia luminosa in energia di spinta solo dopo essere stati plasmati con precisione da un mastro artigiano. Un cristallo difettoso o plasmato male non riuscirà a convertire adeguatamente la luce oppure si frantumerà sotto la tensione della conversione. Perfino i cristalli ben fatti esploderanno se si lascia che prelevino troppa energia senza scacciarla attraverso i tubi di analisi. Quasi tutte le navi volanti hanno almeno due serie di cristalli. La cabina di pilotaggio di fronte al ponte contiene i comandi tubi di analisi, cappotte, timoni e cavi principali. I cavi radianti vengono sollevati e abbassati dall'equipaggio, ma quasi tutte le navi sono studiate in modo da consentire al pilota di comandare tutto, compresi i cavi, se necessario. Ci vogliono anni per diventare piloti esperti in grado di capire pienamente le sfumature dell'applicazione e della rimozione delle cappotte sui cristalli e della configurazione dei cavi. Un errore momentaneo può fare precipitare la nave a terra. Le navi da guerra sono equipaggiate con rostri rivestiti in metallo all'estremità dei pontoni che servono da arieti, i ponti e i pontoni sono coperti di armatura metallica e hanno oblò di combattimento lungo l'orlo di murata per proteggere i combattimenti durante una battaglia. Molte hanno catapulte fissate in modo permanente ai ponti di prua e di poppa che vengono usate per lanciare contro il nemico secchi di frammenti metallici o proiettili di pece infuocata. Ciascuna nave da guerra può portare un contingente di almeno due dozzine di soldati oltre all'equipaggio. I soldati viaggiano sotto coperta, ma si posizionano sul ponte per combattere, usando cime di sicurezza per evitare di cadere. Archi e frecce, fionde e giavellotti vengono usati durante i combattimenti a lunga distanza, mentre lance e spade vengono usate negli scontri ravvicinati. Lunghe picche dal margine seghettato, corde e grappini d'arrembaggio vengono usati per tirare vicino una nae nemica in modo che i soldati possano strappare le vele o reciderne i cavi radianti. L'equipaggio di una nave volante non è tenuto a combattere a meno che la sua nave non venga abbordata
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